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Parole in viaggio

Il giorno in cui sono diventata Virginia Woolf

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Sì, sono diventata Virginia Woolf. Almeno sul web. Quando? Il 21 febbraio 2012. Dove? Nella pagina Facebook La Stanza di Virginia, collegata anche alla rivista web  che dirigo. In questa  pagina scrivo liberamente, citando anche autori, a volte.

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Road book - letture di strada

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Leggere insieme: la comunità delle parole condivise scende in piazza e fa il giro di Roma.

 

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I quaderni del MDS

La mia Istanbul

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Viaggio di una donna occidentale attraverso la Porta d'Oriente

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Francesca Pacini a RAI1

Il blog

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“La musica è l’estensione del silenzio, ed è anche ciò che la precede e che ancora vi echeggia. La musica è una via d’accesso a un altrove della parola, a quel che la parola non può dire e che il silenzio, tacendolo, dice. Una musica senza silenzio, cos’altro è, se non rumore?”

Helene Grimaud

 

Che rapporto c’è fra la musica e le parole? O, meglio, fra la musica e la scrittura? In realtà, esiste una relazione strettissima. Un testo è come una partitura musicale, con le sue note, le sue armonie. La parola è suono, e in quanto suono ha una frequenza, e una vibrazione. Genera caos e disarmonia, oppure bellezza e armonia.Lo sanno bene sia i musicisti che gli scrittori. Non a casa Helene Grimaud nel seuo bellissimo libro "Variazioni selvagge", in cui racconta il suo rapporto con la musica e con i lupi, fa del suo mestiere di pianista un luogo d'incontro con la scrittura. Vivere le analogie fra musica e parola è uno strumento molto potente e poco conosciuto.  Indagheremo i segreti dell’ascolto attivo di un testo e del suo rapporto con la musica. Per imparare a leggere – e scrivere – meglio.