Il giornalismo usa sia la carta stampata che il web.
Quale preferiamo? Tutti e due! Sicuramente la carta stampata è decisamente più affascinante. E ha una forza evocativa potentissima. Vale per le riviste, come vale per i libri.
C’è poco da fare: l’esperienza tattile e olfattiva della carta non ha rivali. Nelle riviste come nei libri. C’è anche un’esperienza estetica che gode del vantaggio di un oggetto fisico, concreto, che resiste al tempo, e che può dare risultati meravigliosi combinando la grana della carta, le immagini… Insomma, tutti amiamo la stampa.
Ma i tempi cambiano, e noi cambiamo con loro. Ci sono molti vantaggi nelle pubblicazioni online, vantaggi che sarebbe sconsiderato (e anacronistico) negare.
Piuttosto che nell’esclusione, nella sostituzione, crediamo nell’integrazione. Allo stesso modo, preferiamo i ponti ai muri.
Dunque queste due realtà possono – anzi devono – esistere attraverso una pacifica coesistenza ( e non in modo forzato, come una sorta di “separati in casa”).
Entrambe hanno svantaggi e punti di forza.
Il kindle non potrà mai sostituire un libro, ma non potrà neanche rappresentare la nostra libreria. Ẻ utile in viaggio, ma sostituibile quando, la sera, spegniamo la televisione per “accendere” un libro.
Idem con le riviste, vivono nello stesso modo.
Non dobbiamo per forza compiere una scelta radicale privilegiando la versione digitale o quella cartacea.
Noi, comunque, facciamo riviste online dal 2005.
La prima è Silmarillon, arrivata finalista al premio Donnaèweb nel 2007.
Intervista a Francesca Pacini, finalista al premio Donnaèweb con la rivista online Silmarillon, 2007
Nel 2012 nasce invece la Stanza di Virginia (www.lastanzadivirginia.com), che ha avuto un restyling un anno fa(www.stanzadivirginia.com) perché cresce insieme a noi.
E domani, chissà, saremo pronti per altre avventure!
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