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Editoria e Scrittura su Facebook

Il giorno in cui sono diventata Virginia Woolf

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Sì, sono diventata Virginia Woolf. Almeno sul web. Quando? Il 21 febbraio 2012. Dove? Nella pagina Facebook La Stanza di Virginia, collegata anche alla rivista web  che dirigo. In questa  pagina scrivo liberamente, citando anche autori, a volte.

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Road book - letture di strada

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Leggere insieme: la comunità delle parole condivise scende in piazza e fa il giro di Roma.

 

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I quaderni del MDS

La mia Istanbul

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Viaggio di una donna occidentale attraverso la Porta d'Oriente

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Francesca Pacini a RAI1

Il blog

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amante libriCi sono persone, incontrate nella mia professione, che come me hanno fatto della passione per i libri un mestiere. Uno è Vittorio Graziani, ex allievo dei corsi di editoria, collega e amico. Un tipo tosto, che si è rivelato subito un ottimo ufficio stampa, capace di mescolare puntualità e carisma nella comunicazione grazie anche a quel suo piglio napoletano che lo rende irrimediabilmente simpatico! Ora vive e lavora a Milano, in una delle librerie più importanti, La Feltrinelli, dopo un percorso attraverso la Fnac. Tutti lo ricordano sempre con affetto e stima, qui a Roma. Da Castelvecchi, dove ha lavorato come ufficio stampa, si è fatto amare. E sono sicura che

anche adesso, a Milano, lavorare con lui è una gioia.

Francesca Pacini

 

Condivido con voi queste righe che mi ha mandato Vittorio:

Attualmente responsabile letteratura arte e lingue straniere della libreria Feltrinelli di piazza Duomo a Milano. Prima di approdare a quella che è una delle librerie più importanti d'Italia, sono stato responsabile editoriale della Fnac di Roma. Prima ancora responsabile ufficio stampa della Alberto Castelvecchi editore. E prima ancora avvocato presso il Tribunale di Napoli... 
Dal tribunale ad una libreria, passando per una casa editrice.
 
L'obiettivo di sempre è sempre stato quello di lavorare in una libreria. Mi ha sempre reso felice ed eccitato entrarci, che siano piccole, grandi, medie, in città, in periferia. Ho sempre pensato che avrebbe potuto essere parte della mia vita, addirittura un lavoro.
Tutto questo - la passione, la voglia di libro - è un ottimo punto di partenza. Poi, appunto, è un lavoro. Con le sue difficoltà, le sue noie, e la voglia, molti giorni, che il tempo passi in fretta. 
Ma moltissimi giorni quella felicità e quella eccitazione sono lì con me. 
 
Mi piace entrarci la mattina presto, chiusa al pubblico e sistemarla (la cura, la dedizione, la voglia di ordine, voglia di buttare le mani, di stancarsi), mi piace che ci siano i libri giusti (quelli che piacciono, ma anche quelli che vendono), parlare con i clienti (sembra facile, ma non lo è, discorso lungo), leggerne i dati (meccanismi sofisticati, ma esaltanti). 
 
Poi la libreria è tanto altro ancora. E ora che ci sono dentro fino al collo, mi dovranno buttare fuori con la forza.
 
Vittorio Graziani