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Il giorno in cui sono diventata Virginia Woolf
Sì, sono diventata Virginia Woolf. Almeno sul web. Quando? Il 21 febbraio 2012. Dove? Nella pagina Facebook La Stanza di Virginia, collegata anche alla rivista web che dirigo. In questa pagina scrivo liberamente, citando anche autori, a volte.
Road book - letture di strada
Leggere insieme: la comunità delle parole condivise scende in piazza e fa il giro di Roma.
I quaderni del MDS
La mia Istanbul
Viaggio di una donna occidentale attraverso la Porta d'Oriente
Francesca Pacini a RAI1
Editoriali
Riflessioni sugli universi letterari e sociali.
Ultimamente si discute molto sui corsi di editoria. Alcuni ci vedono una speculazione. Indubbiamente, dal lontano 2000 in cui formulai il primo corso (che fu anche il primo, in Italia, con questa formula) è passato molto tempo. Negli anni, i corsi sono spuntati ovunque, come funghetti velenosi. E, ovviamente, non tutti sono di qualità. Molti imbonitori editoriali si sono improvvisati maestri nella formazione, radunando alcune truppe sgangherate per insegnare un mestiere bello e difficile.
Scrivere fa diventare carne i pensieri e le parole, dona loro un peso, una consistenza, una vita. Sì, un po’ come il soffio, il respiro che crea. Qui si gioca tutto sul bianco e sul nero dei caratteri che diventano storia, uscendo dai labirinti della mente, dai giardini vididi dell’immaginazione, dalla celle segrete in cui ognuno di noi, alla fine, si trova a fare i conti, da solo, con le moltitudini della sua solitudine.
Ci sono scritture ariose, altre grevi. E scritture razionali, bilanciate da virgole, sospese da punti, misurate dalla parsimonia di avverbi e aggettivi.